L'indulgenza

Nel Medioevo la Chiesa cattolica aveva una grande influenza sulla gente. Che le persone in tutti i tempi non si comportano sempre secondo le norme ecclesiastiche e quindi commettono peccati è certamente comprensibile. Ma i peccati come conseguenza hanno la "punizione divina".

fulmine

 

Il Battesimo di Gesù
Il Battesimo di Gesù

Il primo cristianesimo (dal 6° secolo) presupponeva che il perdono dei peccati da parte di Dio aveva bisogno di un consapevole atto di pentimento e di cambiamento radicale della vita, che veniva simboleggiata dal battesimo. Quindi, a quel tempo, attraverso il battesimo venivano perdonati tutti i peccati; ma un simile atto di perdono in seguito non era più possibile ed i gravi peccati commessi dopo il battesimo non potevano più essere perdonati.

Nel corso del tempo il problema pastorale dei peccati gravi (omicidio, adulterio, apostasia) dopo il battesimo si risolse in quanto al peccatore, come segno di sincera Riconciliazione, veniva imposta dal vescovo una rigorosa penitenza, di solito sotto forma di un prolungato digiuno e una temporanea esclusione dall'Eucaristia o addirittura dalla comunità cristiana. Quando la penitenza era completata, il peccatore veniva riammesso nella comunità ecclesiale.

I cristiani più pii potevano accorciare questo tempo di penitenza con le cosiddette “lettere di pace”.

 

Nella società medievale la morte era onnipresente e, con le prediche che trattavano i terribili tormenti del purgatorio illustrati in ogni dettaglio, veniva fatta molta paura alla gente.

Marienmünster in Dießen: Seelen im Fegefeuer
il duomo di Dießen dedicato alla Madonna: Anime del Purgatorio

 

Secondo la dottrina della Chiesa cattolica, le anime, dopo la morte e dopo la loro separazione dal corpo, devono, prima di andare in paradiso, essere purificate da tutti i peccati terreni e questo avviene nel purgatorio, cioè nella zona di transizione tra il cielo e la terra.

La penitenza divenne un sacramento e per la preparazione a "l'eternità in paradiso", la Chiesa adesso offriva numerosi aiuti.

La Chiesa cattolica che puniva e punisce i peccati con pene adeguate, distinte in due tipi:

  • le pene eterne, che per conseguenza hanno la dannazione eterna dei colpevoli nell' "inferno";
  • le punizioni temporanee, da espiare nel "purgatorio" o ancora sulla terra (vedi qui).

 

confessione

Per questo motivo i vescovi della Francia meridionale e della Spagna settentrionale introdussero la cosiddetta indulgenza, che imponeva determinati obblighi all'uomo che era pentito del proprio peccato e lo aveva confessato.

Nella Bibbia si cerca invano a un riferimento all'indulgenza. Fa parte del sacramento della penitenza medievale. A quel tempo si distingueva tra il perdono eterno dei peccati, che era riservato solo a Dio e la remissione della pena temporanea del purgatorio, che poteva essere concessa solo dalla Chiesa sotto forma di indulgenza.

La scolastica, specialmente con Tommaso d'Aquino (m. 1274), sviluppò la dottrina che la Chiesa, per merito delle opere di Cristo e dei santi, possedesse un tesoro inesauribile di meriti (tesoro di grazia, thesaurus ecclesiae: tesoro della Chiesa) che venivano amministrati dal Papa come vicario di Cristo e dal quale potevano essere trasferiti al peccatore come l'indulgenza delle pene temporali (cioè, per quelle per le quali si doveva fare penitenza in purgatorio).

Con l'indulgenza la Chiesa trasferiva dal “thesaurus ecclesiae” al peccatore quello che gli mancava per stare davanti a Dio nuovamente nella Sua grazia; in questo modo al peccatore veniva condonata la punizione.

L'indulgenza veniva concessa in cambio della penitenza, per un tempo determinato o per l'intero periodo da scontarsi nel purgatorio, anche per quelli futuri.

rappresentazione del Purgatorio nella chiesa parrocchiale di Sant'Egid (Klagenfurt)
rappresentazione del Purgatorio
nella chiesa parrocchiale di Sant'Egid (Klagenfurt)

Per questo motivo l'indulgenza fino al 1967 veniva calcolata in giorni, intesi come giorni canonici di pentimento, che poi venne trasferita in anni o secoli di purgatorio.

In primo luogo le penitenze dovevano essere svolte ancora prima dell'assoluzione, poi potevano anche seguire. L'elenco delle penitenze era ampio e duro. Così potevano essere chiesti anni di digiuno a pane e acqua, ma anche preghiere, elemosine e pellegrinaggi in un luogo sacro. A partire dall'11° secolo all'interessato potevano essere perdonati i suoi peccati in cambio di fondi per la costruzione di chiese e ponti, con la partecipare a una crociata, con la raccolta di denaro per una crociata, con la partecipazione a una predica d'indulgenza in un certo luogo in un determinata ora ed infine, a partire dal 13° secolo, con l'acquisto delle cosiddette lettere d'indulgenza.

Jan van Eyck: il ritrovamento della Croce di Cristo da parte dell'imperatrice Elena, le Ore di Torino, 1422
Jan van Eyck:
il ritrovamento della Croce di Cristo
da parte dell'imperatrice Elena, le Ore di Torino, 1422

Così ai pellegrini di Roma venivano offerte molte opportunità per guadagnare una ricca scorta di indulgenze visitando particolari luoghi sacri durante particolari ricorrenze.

Ad un peccatore che con pentimento sincero visitava la cappella nella quale San Pietro aveva predicato una volta, venivano tolti 7.000 anni di purgatorio. 17.000 anni di purgatorio venivano risparmiati a colui che baciava con pentimento le tre “particelle della Croce”.

Le reliquie nella chiesa del castello di Wittenberg, dove nel 1517 Martin Lutero fissò sulla porta le sue 95 tesi, potevano ridurre la pena del purgatorio di 1.902.202 anni e 270 giorni.

 

 


Giotto di Bondone:
Papa Bonifacio VIII proclamò il primo Anno Santo nel 1300
(frammento di affresco nella basilica del Laterano)

Esistevano anche le "indulgenze plenarie", cioè complete, che erano molto richieste e riservate al Papa. Così Papa Urbano nel 1095 rilasciò un indulgenza plenaria per tutti i partecipanti della 1^ crociata. Più tardi, queste indulgenze plenarie potevano essere acquistate a caro prezzo anche dalla popolazione semplice; dal 1240 si potevano acquistare direttamente nelle chiese dei luoghi di pellegrinaggio.

A partire dal 1300 entrò in vigore l'indulgenza giubilare ogni 100 anni; l'ultima volta è accaduto nel 2000.

 

Dal 14° secolo, per fuggire ai tormenti del purgatorio, il credente poteva provvedere già sulla terra, se compieva alcuni servizi (ad esempio donazioni pie). Questo tipo d'indulgenza con il tempo diventò molto popolare. Si sviluppò un sistema di pagamenti rateali a tasso fisso che per le autorità ecclesiastiche divenne una importante fonte di un reddito.

il commercio delleindulgenze
il commercio delleindulgenze

A tal fine il peccatore acquistava semplicemente una lettera confessionale o la cosiddetto lettera d'indulgenza. L'importo della somma da pagare ben presto riguardava meno la "gravità" della colpa, ma piuttosto lo status sociale dell' "acquirente": più grande era il patrimonio o più alto era il livello dell'acquirente sulla scala sociale, più alto era il costo della lettera d'indulgenza.

 

Clemente VI
Clemente VI

Nel 1343 Papa Clemente VI, nella sua bolla, fece diventare questa pratica una parte della dottrina cattolica. Alcuni Papi scoprirono che l'indulgenza si faceva convertire in un tesoro monetario se nella predica dell'indulgenza, ai fedeli stessi e ai loro defunti, si illustravano in modo drammatico gli orrori del purgatorio.

Anche se, come condizione, era necessario il pentimento del peccatore, i venditori dell'indulgenza abituarono il popolo al pensiero che l'indulgenza per i peccati, anche per quelli futuri, poteva essere acquistata.

Il “saccheggio” ai fedeli a favore delle casse clericali, soprattutto quelle papali, divenne sempre più sfacciato.

Un ulteriore sviluppo avvenne nel 1476, quando si poteva acquistare l'indulgenza non solo per se stessi ma, come atto di carità, anche per le anime defunte; praticamente, acquistando un'indulgenza, si poteva ottenere una riduzione del tempo in purgatorio.

A cavallo del 15° secolo le prediche e le lettere d'indulgenza provocarono una crescente protesta.

All'inizio del 16° secolo questa pratica della Chiesa cattolica venne ampliata sempre di più e praticata sistematicamente. Il privilegio della vendita dell'indulgenza veniva dato alle chiese o ai vescovi. Questo aveva tra l'altro il motivo seguente:

la Basilica di San Pietro a Roma
la Basilica di San Pietro a Roma

Nel 4° secolo sulla tomba dell'apostolo Pietro venne costruita una chiesa. Questa Basilica di San Pietro, già a metà del 15° secolo, doveva essere restaurata ma, a causa di mancanza di fondi, il restauro non venne eseguito. Nel 1506 finalmente si poté iniziare con la nuova costruzione del Duomo di San Pietro. Per finanziare questo edificio molto costoso, la Chiesa si servì soprattutto dai ricavi derivanti dalla vendita delle indulgenze, che per questo motivo venne molto forzata.

Papa Leone X
Papa Leone X

Papa Leone X che, a causa del suo stile di vita stravagante, era sempre indebitato, spinse la vendita delle indulgenze ad una vera perfezione. Le sue lettere d'indulgenza in Europa venivano vendute come i “titoli di borsa”. Nel 1517 in Germania, Papa Leone X, concesse il diritto di vendita all'indebitatissimo arcivescovo Alberto di Hohenzollern.

La metà del ricavato della vendita delle indulgenze andava a Roma, mentre l'altra metà poteva essere utilizzata da Alberto per pagare i suoi debiti presso i Fugger, che all'epoca era la più importante famiglia tedesca di imprenditori.

Alberto, nel suo territorio, incaricò per la vendita delle indulgenze Johann Tetzel, un monaco dei Frati Predicatori che già dal 1504 operava come predicatore e venditore di indulgenze per conto dell'Ordine Teutonico.

Con la procura di tutti i santi e per misericordia verso di te, Io ti assolvo da tutti i peccati e misfatti e Ti esonero da tutte le punizioni per dieci giorni
l'indulgenza di Johann Tetzel

Nel 1517 l'arcivescovo Alberto lo promosse a "soprintendente generale" per la vendita delle indulgenze nelle diocesi di Magdeburgo e Halberstadt, dove Tetzel ben presto divenne famoso per il suo modo ripugnante nella vendita delle indulgenze. A Tetzel si attribuisce il seguente slogan:

"Appena una moneta gettata nella cassetta tintinna, l'anima salta fuori dal purgatorio".

Giravano voci che da lui si potevano comperare le indulgenze a favore di defunti e che si poteva ottenere anche il perdono per i peccati che si volevano commettere in futuro.

l'affissione delle 95 tesi di Lutero in Wittenberg
l'affissione delle 95 tesi di Lutero in Wittenberg

Martin Lutero sosteneva che il commercio delle indulgenze che praticava la Chiesa cattolica non era giustificato né dalla Scrittura, né dalla ragione e per questo motivo Lutero dichiarò che l'indulgenza era un'opera dell'uomo.

Lutero in realtà non si opponeva all'indulgenza ma vedeva il business dell'indulgenza come un forte abuso. Con le sue 95 tesi che affisse nel 1517 sul portone della Chiesa di Wittenberg, sfidò gli insegnamenti della Chiesa cattolica romana sulla natura della penitenza, l'autorità del Papa e l'utilità delle indulgenze.

La Chiesa cattolica, nella successiva controriforma, interruppe l'abuso delle indulgenze, ma ancora oggi, insiste sul concetto dell'indulgenza.

l'indulgenza plenaria per i defunti
l'indulgenza plenaria per i defunti

La comprensione dell'indulgenza effettivamente è cambiata anche se ancora oggi esiste la penitenza sotto forma di denaro.

Questa però viene interpretata come un'offerta di ringraziamento per il perdono ricevuto. Per i cristiani protestanti il pensiero dell'indulgenza rimane comunque difficile da capire.

 

Nel 1968 la dottrina cattolica delle indulgenze venne rivista da Papa Paolo VI e confermata nel 1998 da Papa Giovanni Paolo II nella Bolla per il Giubileo del 2000.

 

Particolare importanza ha ancora l'indulgenza plenaria per i defunti nel periodo dal 1° all'8 novembre.

I fedeli che fanno visita al cimitero e pregano, anche solo mentalmente per i defunti, possono lucrare, una volta al giorno, l’indulgenza plenaria.

 

 

 

 

 

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Penitenza = l'espiazione da compiere per un obbligo religioso, morale o giuridica. La penitenza è noto a tutte le religioni e presuppone un peccato, in molti casi una confessione. Nella Chiesa cattolica la penitenza è il sacramento che cancella i peccati commessi dopo il battesimo attraverso l'assoluzione del sacerdote (confessore), a condizione che il peccatore partecipi con pentimento sincero, la confessione dei peccati e le opere di soddisfazione, come il digiuno, l'elemosina e il pellegrinaggio (Matteo 18, 18 e Giovanni 20, 21-23).
Il diritto canonico cattolico richiede ai fedeli, almeno una volta all'anno, la confessione dei peccati gravi (mortali) e la ricezione del sacramento dell'espiazione.
Secondo la visione protestante la penitenza, sentimento di riconciliazione, non è un sacramento ma pentimento per i peccati e la fede nel perdono divino.

La lettera di pace nella vecchia Chiesa era la scrittura di un confessore che chiedeva la riammissione nella comunità ecclesiale di un "caduta".

Purgatorio = termine usato dal Medio Evo per lo stato di purificazione dell'uomo dopo la morte. La dottrina del purgatorio, che dalla Bibbia non si può giustificare direttamente e quindi respinta dalla teologia protestante, ipotizza che nella morte viene deciso definitivamente sul destino dell'uomo. Coloro che muoiono nella grazia di Dio veranno purificati e completati nel purgatorio attraverso l'opera della penitenza di Dio e l'intercessione della Chiesa.

La corrente dottrina d'indulgenza venne ridefinito da Papa Paolo VI il 1° gennaio 1967. Oggi esiste l'indulgenza completa e l'indulgenza parziale. L'indulgenza plenaria (completa) può essere ottenuta attraverso diverse pratiche religiose, ben regolati​​; le indulgenze parziali, che in contrasto con l'uso precedente non prevedono più una scala specifica di tempo, possono essere associati a preghiere e pratiche specifiche della vita religiosa di un cattolico.
L'elenco delle indulgenze ci si può immaginare come una sorta di inversione di un catalogo di ammende: Ogni buona azione davanti a Dio non serve solo nella misura che corrisponde alla propria "prestazione", ma la Chiesa "rinforza" e premia lo sforzo ancora di più.

Indulgenza = secondo la dottrina cattolica la riduzione delle pene temporali al di fuori del sacramento (dal 1968 senza definizione del tempo). Gli abusi delle indulgenze nel tardo medioevo diede a Martin Lutero nel 1517 il alla Riforma.

Particelle della Croce = particelle della Croce di Cristo ritrovata da Sant'Elena, madre di Costantino il Grande. I resti della Croce (chiodi, spine, telo), sulla quale Gesù morì una morte sacrificale, sono tra le più importanti reliquie della cristianità. Sono simbolo della manifestazione redentrice. Possedere una scheggia dal "vero legno" che porta salvezza e vita significava per l'uomo della tarda antichità e il medioevo la più grande felicità.

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