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La società corporativa nel territorio di lingua tedesca 

(parte 2 di 3) 

 

pregare, proteggere, lavorare
pregare, proteggere, lavorare

nel Medioevo dai tre ceti (nobiltà, liberi e non liberi) si sviluppavano diversi modelli gerarchici. 

Nelle zone rurali si era sviluppata la suddivisione corporativa della nobiltà, del clero e dei contadini e nelle città medievali quella dei patrizi, dei cittadini e dei gruppi inferiori (popolo). 

 

Il 2° ceto

Bartholomäus  Bruyn der Ältere: i tre ceti della cristianità
Bartholomäus Bruyn der Ältere:
i tre ceti della cristianità

Il clero doveva pregare, era responsabile per l'anima e aveva, secondo la dottrina cristiana, il monopolio per la diffusione dell'insegnamento religioso. 

L'accesso all’Ufficio ecclesiastico per l'ordinazione sacerdotale era, con poche eccezioni, riservato alle persone di origine nobile e portò in un periodo successivo a forti tensioni tra la Chiesa e l'imperatore. 

Pertanto teoricamente si poteva salire dal 2° e 3° ceto al clero, ma comunque rimaneva una grande eccezione. Anche i figli degli agricoltori o degli artigiani, se riuscivano ad accedere al l'ordinazione sacerdotale, potevano di tanto in tanto essere promossi fino a diventare Vescovi. 

La rappresentanza della società nel 16° secolo
La rappresentanza della società nel 16° secolo

Anche se il clero non era obbligato ad andare in guerra, soprattutto i nobili partecipavano ad eventi bellici. In effetti, nella realtà, nel alto Medioevo la Chiesa forniva circa due terzi delle forze dell'esercito tedesco. 

 

Il compito della nobiltà era quello di combattere, perché doveva difendere dai nemici il clero ed il popolo. Membro del 2° ceto si diventava per nascita.

 

La nobiltà si divideva in: 

Alta nobiltà: era composta dalla cosiddetta nobiltà ereditaria (nobiltà di sangue) e dalla nobiltà per merito che era leggermente inferiore alla nobiltà ereditaria e a sua volta emerse solo successivamente. L'alta nobiltà era sottoposta al diretto potere dell'imperatore e pertanto riceveva il suo feudo direttamente da lui. 

ceto dei cavalieri
ceto dei cavalieri

Bassa nobiltà: all'inizio del Medioevo il criterio per accedere alla nobiltà era solo quello di partecipare ad attività militari con cavallo, armamento ed armi. Così era possibile che anche i figli degli agricoltori soddisfacevano tale qualifica conducendo una “vita da cavaliere”, entrando così a far parte del ceto dei cavalieri e quindi alla nobiltà. Ciò significa che la nobiltà nel 12° secolo si separò come ceto a se.

Il Reichslandfrieden (pace pubblica del Reich)1 del 1152 pretese qualifiche supplementari in aggiunta a quelle originali, tra cui la discendenza dei cavalieri. 

Il Reichslandfrieden di Norimberga del 1186 proibì espressamente l'ingresso ai figli dei contadini nel ceto dei cavalieri. A differenza dell’alta nobiltà, la bassa nobiltà non era sottoposta al diretto potere dell'imperatore.

 

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1 Reichslandfrieden = pace pubblica del Reich; pace generale siglata dal Re o dall’Imperatore tedesco, in particolare era una pace temporanea (pax generalis) per porre fine alle faide.

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