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La fondazione della colonia di Sarata in Bessarabia

 

Sarata in Bessarabia
Sarata in Bessarabia

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inalmente nella primavera del 1822 giunse il momento. I seguaci di Lindl si prepararono al trasferimento in Bessarabia. Il 19 marzo del 1822, dopo 6 giorni, i coloni e fondatori di Sarata arrivarono a destinazione.

Secondo le liste di revisione, furono 63 famiglie e 9 persone singole (3 done, 3 uomini) che fondarono la colonia di Sarata.

Insieme a Lindl c'era anche il mio bis-bis-bisnonno Jakob Fieß (calzolaio), che già nel 1818 era emigrato da Dürrmenz in Württemberg, nel quartiere tedesco degli artigiani ad Odessa, insieme a suo padre, Karl Friedrich Fieß1.

 

steppa
steppa

All'arrivo i coloni si inginocchiarono, pregarono e alla vista della steppa arida incominciarono a piangere.

Non c'era altro che erba alta e ogni sorta di erbacce, dove soggiornavano non solo selvaggina e parassiti di ogni genere, ma anche ladri, carcerati evasi e servi della gleba in fuga dalla Russia, che cercavano in mezzo a quell'erba alta un nascondiglio, rendendo l'area insicura.

Dov'era la regione più bella e fertile? Dov'era il paradiso con due raccolti annuali promesso dai reclutatori?

 

sorgente
sorgente

Nelle vicinanze di una sorgente i carri e gli animali vennero messi in modo da formare un cerchio.

Giovani e meno giovani si riunirono al centro, intorno al loro caro "padre Lindl" e gli promisero solennemente "di vivere da veri cristiani."

 

Al momento dell'arrivo dei coloni sul territorio c'erano solo qua e là alcune fattorie di affittuari moldavi, russi e bulgari che vivevano nelle loro piccole case di legno e utilizzavano la steppa come pascolo per le loro numerose mandrie. Sul pezzo di terra assegnato a Lindl, c'erano 16 di queste mini fattorie.

capanna fatta di terra
capanna fatta di terra

Non c'era nulla, non esistevano case, e così i coloni fino alla creazione delle "case della corona" vivevano in capanne fatte di terra.

Il giorno dopo venne scelto un luogo adatto per la realizzazione dell'insediamento, che venne denominato "Colonia N° 1 nella valle Sarata". Venne eretto un altare e tutta la comunità andò lì cantando la canzone "Fahre fort, fahre fort" (Parti, parti).

Poi il luogo della fondazione della colonia venne solennemente consacrato da Lindl. Vicino alla fontana nacquero le prime capanne di terra, nelle quali i nuovi arrivati vissero ​​fino all'autunno dello stesso anno.

 

Hausbau
Hausbau

Ogni famiglia ricevette 90 rubli per l'acquisto di bestiame. Per la costruzione delle case, la maggior parte delle famiglie ricevette 400 rubli, alcune anche 650 rubli. Per la costruzione della casa di preghiera il governo concesse alla comunità un prestito di 3.000 rubli, per la costruzione della scuola 2.000, per la costruzione del magazzino 800 rubli e 2.200 rubli per un mulino azionato da cavalli e un mulino a vento.

 

Sotto la supervisione di Lindl i lavori di costruzione vennero effettuati tutti insieme. Le case costruite con i soldi dello Stato furano chiamate "case della corona" e dovevano essere costruite secondo i piani, cioè perpendicolari alla strada e distanti due Faden (fili; 1 Faden = 2,133m) dal muro di recinzione.

una casa con Walmdach
una casa con Walmdach

Le case in media avevano una lunghezza di 141/2 Arschin (1 Arschin = 16 Werschok = 71,11cm), quindi circa 10m e una larghezza di 12 Arschin (8,50m). L'altezza delle camere ammontava a 2 Arschin e 12 Werschok (circa 2m). Le case, invece del classico tetto a capanna, cioè a due falde, avevano un prolungamento del tetto che a volte arrivava a toccare il suolo ed includeva la copertura del granaio (Schleppdach) oppure avevano un tetto a quattro falde (Walmdach).

una casa della corona
una casa della corona2

Come materiali da costruzione venivano utilizzati cumuli di argilla mescolati con la paglia e pietre che venivano estratti dalla terra nelle vicinanze. I tetti delle prime case spesso erano realizzati o in tavole di legno o paletti di legno, attraverso i quali spesso penetrava la pioggia e la neve; per questo motivo subentrarono tetti di paglia di segale e canna.

pianta di una casa della corona
pianta di una casa della corona2

Gli abitanti senza terra, chiamati Kleinhäusler, cioè abitante con una piccola casa senza terreno, ricevettero i loro lotti edificabili a nord-est del paese. Questa gente, per la costruzione delle loro case, non ottenne alcun supporto. Nell'autunno del 1822 le 66 famiglie fondatrici poterono andare ad abitare nelle loro fattorie e i Kleinhäusler nelle loro case; all'inizio dell'inverno anche la casa del pastore (6 camere e 1 cucina) ed una grande sala di preghiera, fatta di pietra, erano state completate. Fino a quel momento le preghiere quotidiane e le funzioni religiose erano state effettuate davanti alla tenda di Lindl.

L'insegnante Magnus Natterer riferì quanto segue circa la costruzione delle case:

"Anche se tutte le case vennero completate durante il primo anno dell'insediamento e i coloni vi andarono ad abitare, erano comunque in uno stato incompleto. Gli ingressi delle case e le poche prese d'aria, come i tetti, erano fatti o di canna o coperti con teli (che erano stati usati come copertura durante l'emigrazione). Non c'è bisogno di una prova per capire che i residenti così erano esposti al freddo, all'umidità e al vento e quindi non c'è da stupirsi che a volte anche i sani trascorrevano tutto il giorno a letto per sentire meno il freddo. Spesso queste case erano completamente fradice dalla pioggia e dalle bufere di neve. E chi si poteva nascondere dai venti e dalle tempeste che trapassavano l'intera casa?"

Sarata nel 1822

 

la colonia Sarata
la colonia Sarata

Lindl superava la differenza confessionale tra i suoi sostenitori protestanti e cattolici facendo una regola, fondata solo su Cristo, per la quale i suoi seguaci, per la loro convinzione, la accettavano senza protestare. Il programma giornaliero era dominato dalla vita religiosa:

"...... la mattina presto c'era la lezione mattutina, alle 10 la messa domenicale, alle due di pomeriggio la lezione per i bambini, la sera la contemplazione serale con la preghiera nella sala di preghiera, dove ogni giorno, mattina e sera, veniva svolta una preghiera mattutina e serale ....."

fonte: Wilhelm Kludt: Die deutschen Kolonisten in Bessarabien, Die deutschen Kolonisten in Bessarabien in ihrem sittlichen und religiösen Zustande bis zum Jahre 1861, Odessa 1900;

 

 

una casa della corona
una casa della corona

Mentre la vita religiosa a Sarata si sviluppava, sotto l'aspetto economico la colonia dovette superare una prova molto difficile. Il tempo dell'insediamento era stato un momento di un amara miseria causata dalle malattie contagiose e dalla mancanza di cibo. Alcune famiglie per settimane e mesi non avevano un pezzo di pane e durante il primo anno un gran numero di membri della comunità morì.

 

la casa N°1 in Sarata di Aloisus Schertzinger
la casa N°1 in Sarata di Aloisus Schertzinger

Poiché il numero previsto di 100/101 fattorie da 60 desjatine di terreno non era ancora raggiunto, nell'aprile, nell'estate e nell'autunno del 1822 emigrarono in Russia altri sostenitori di Lindl, provenienti dal Württemberg e dalla Baviera. Verso la fine del 1822 Sarata contava 91 famiglie (414 persone).

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I coloni che in estate e in autunno arrivarono nella nuova colonia di Sarata, durante l'inverno vennero ospitati nelle case dei primi coloni.

Poiché si trovavano ancora posti liberi, negli anni successivi emigrarono in Russia altri coloni, provenienti dal Württemberg e dalla Baviera.

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ufficio amministrativo in Sarata
ufficio amministrativo in Sarata

Nel 1832, dopo dieci anni, la fondazione di Sarata era completata. D'ora in poi, l'ufficio del villaggio (comune) doveva occuparsi del fatto che le masserie divenute libere, dovevano essere occupate da coloni di Sarata. Solo se nessun colono di Sarata si faceva sentire, la proprietà poteva essere acquistata dai nuovi arrivati dalla Germania e da altre colonie tedesche della Russia.

un villaggio in Bessarabia
un villaggio in Bessarabia

"L'autorità russa per le colonie", il cosiddetto Fürsorge-Komitee (comitato d'assistenza) sorvegliava rigorosamente che le case venivano costruite e il terreno veniva coltivato. Per decisione della comunità, a chi, per sua colpa, per pigrizia, ubriachezza, ecc., trascurava la sua fattoria, questa gli veniva sequestrata.

Nei primi 10 anni molte fattorie cambiarono i loro proprietari originali a causa di malattia, morte, negligenza o ubriachezza; non é da dimenticare la mancanza di un erede maschio o la mancanza di figli. Più di qualcuno si impoverì a tal punto che consegnò la sua fattoria a nuovi proprietari in cambio di un vitalizio, altri invece diventarono braccianti o pastori. Coloro che riuscirono a vendere la loro casa, anche se ipotecata, si trasferirono in altri villaggi, nelle città russe o ritornarono nella vecchia patria.

Così dopo il 1832 emigrò anche il mio bis-bis-bisnonno da parte di padre, Christoph Leonhard Bechtle, colono, cantiniere e bottaio, nato a Höpfigheim (Württemberg) il 7/9/1784 e Elisabeth Dorothea Groß, nata a Oberstenfeld (Württemberg) il 3/10/1789, con 9 figli da Höpfigheim a Sarata. Nel 1835 nacque a Sarata la loro 12° e l'ultima figlia Christina Louise.

 

barra

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1 Il chiliasta Karl Friedrich Fieß, il mio bisbisbisbisnonno da parte di padre, nato il 23/1/1775, sarto, nel 1818 emigrò da Dürrmenz (Mühlacker, Württemberg) ad Odessa con sua moglie Anna Maria Albrecht, nata il 13/9/1777, e 4 figli (Johann Jakob, nato il 8/10/1802 o 6/10/1801; Gottlieb, nato il 29/4/1805; Johann Martin, nato il 11/12/1808; Christian Wendel Fieß, nato il 29/9/1810).
Il figlio di Karl Friedrich, Johann Jakob, il mio bis-bis-bisnonno da parte di padre, calzolaio, conobbe a Odessa il carismatico sacerdote Ignaz Lindl e nel 1822 si trasferì con quest'ultimo in Bessarabia, dove fu uno dei fondatori della colonia madre di Sarata.
A Sarata Johann Jakob conobbe anche la sua futura moglie Magdalena Bosch (*6.12.1807 in Asselfingen, Württemberg) la quale era emigrata in Russia con i suoi genitori Georg e Anna Katharina Bosch nel 1820. Johann Jakob e Magdalena si sposarono a Sarata il 18 maggio 1825. Verso la fine del 1825 la coppia viveva in Sarata nella casa n° 53 insieme al vedovo Georg Bosch, padre di Magdalena. A Sarata ebbero quattro figli: Elisabeth (la mia bis-bisnonna) nata il 10/10/1830, Christian, nato il 30/3/1834, Christine nata il 30/8/1843 ed Anna Maria, nata il 1/7/1846. Magdalena morì nel 1856 e Jakob nel 1864, entrambi in Sarata.
(Il cognome Fieß probabilmente è un nome regionale per "piedi"o per la caratteristica dei piedi grossi.)

2 Casa della corona = venne chiamata "casa della corona" la prima casa dei coloni che venne finanziata dal governo russo (dalla corona).

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