Il tunnel di fuga dei pensionati

(parte 3 di 4)

 

il muro di berlino
il muro di Berlino

Anche il “tunnel dei pensionati” era diventato famoso. L'81enne Max Thomas voleva la libertà, non voleva neanche essere seppellito nella RDT, come ha dichiarato in un'intervista successiva.

Il 20 aprile 1962, insieme a cinque uomini dei quali nessuno aveva meno di 55 anni, 5 donne, comprese tra i 46 e 68 e un giovane, Max Thomas iniziò a scavare sotto la striscia della morte una galleria lunga 32 m.

Ogni giorni i pensionati lavoravano dalle 10 alle 14 ore e per completare il tunnel occorsero 16 giorni.

rdt

 

La casa di Max Thomas si trovava nelle vicinanze della striscia della morte e c'era sempre il pericolo di essere scoperti o dalla polizia di frontiera della RDT o da vicini curiosi.

 

tunnel

l tunnel era alto fino a 1,75 m e largo 80 cm. A differenza di qualsiasi altro tunnel di fuga di Berlino, i fuggiaschi nel "tunnel dei pensionati” potevano stare in una posizione eretta.

La sera del 5 maggio 1962 era arrivato il momento: Max Thomas e i suoi compagni di scavo arrivarono al di là della striscia di morte e scavavano verso l'alto. Uscirono però ancora nel territorio della RDT ma sul lato occidentale della vecchia staccionata che segnava la linea di confine tra il settore francese di Berlino e la RDT ancora prima della costruzione del muro. Prima di mezzanotte tutti i dodici fuggiaschi arrivarono al sicuro nel settore francese.

lo schema di un tunnel di fuga
lo schema di un tunnel di fuga

Dopo due giorni la "fuga dalla Repubblica" era stata scoperta dalla polizia di frontiera della RDT. Una subaffittuaria di Max Thomas ha denunciato al sindaco che la famiglia Thomas non la vedeva dalla domenica precedente.

Per la RDT è stata una sconfitta psicologica pesante: anche le persone in età da pensione erano disposte a rischiare la vita per fuggire dal "paradiso dei lavoratori e dei contadini".

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